Hot Sado

di Car Killer per Tino Mutant
[traduzione a cura di Hormony]

Io non salto i semafori rossi, io me li scopo. E sì, signor buon cittadino (poliziotto in
motocicletta-macchina-pedone) paternalista, l’ho visto, il semaforo. Ho visto che si faceva rosso e mi ci sono addentrata apposta, ex professo, con coscienza. Adoro i semafori rossi, mi eccitano tantissimo. Sono il palco dove gioco e mi perverto. Sesso su ruote. La dark room delle automobili, il dungeon della strada. Lì entro io, grande e dominante, impoterata e bagnata, ardente. Trionfale. Alla luce rossa di un semaforo la mia clitoride va in erezione. Un ingorgo, un covo di auto. Se te ne scopi una, te le scopi tutte. Le squarci infilandoti tra di loro, dall’ultima alla prima in tre secondi. Ogni pedalata una frustata, ogni fischio, ogni insulto, un gemito. Con le mani legate, bloccati nell’ingorgo, non possono fare altro che osservare la loro umiliazione. Il meglio viene quando oltrepassi questa prima linea di sottomessi felici.
Il pericolo si avvicina, il piacere pure. Mi sono già scaldata, fine dei preliminari. Adesso affronto le macchine, che arrivano calde anche loro con il semaforo verde. Un secondo è il tempo che ho per passare. Il gioco erotico del movimento del mio corpo con i loro telai, accelerando il ritmo, decelerando, a seconda che vengano da dietro o da davanti. Me le scopo tutte. Una pratica BDSM con consenso e safeword. Appena uno di loro accelera troppo, io smetto di giocare. Però aumento la tensione cercando il loro limite e loro gridano, si lamentano, mi insultano, gesticolano, si contorcono. Anche loro lo adorano. Orgasmi intensi del tempo di un secondo. Vengo quando sto già dall’altra parte. Ubriaca, eccitata, desiderosa di più. Semafori rossi per tutta la città. Orgasmi senza posa, orgasmi con ogni auto, con ogni segnale trasgredito, con ogni pedone amareggiato, con ogni strada in controsenso… Oh, macchine! Oh, buoni cittadini! Non fate altro che eccitarmi! Vengo a
fiotti coi vostri consigli! Quante più auto e buoni cittadini, tanto più vengo. Critico la città, odio le macchine, ma adoro scoparmele.


testo originale tratto dalla fanzine Recopilatorio de escritos sobre género y bicicleta (Raccolta di scritti su genere e bicicletta)
dei collettivi BICICITETAS (Karcelona) e CICLIÁTRICO (Madriz)
bicitetas.wordpress.com