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di Itsasne Gaubeca
da Relatos marranos. Antología (D-fracciones)
Pol·len Edicions
[traduzione a cura di Hormony]
Inizia a sfilacciare i sensi acidi della tua maglietta.
Lecca lentamente ogni angolo della tua decenza e assorbine tutti i sapori
fino a che il decoro si faccia caramello e la pioggia accompagni i tuoi battiti.
Condisci la tua pelle con feromoni
e trasporta quella musica lungo tutto il collo, il torso e la schiena.
Nutri il tuo sguardo con specchi sfocati, e,
quando dal campanile l’acustica della tua pancia implorerà l’attenzione dei fedeli,
aggiungi tre cucchiai di tempesta libidinosa.
Continua palpando spontaneamente le tue viscere mentre espelli i vapori che esali.
Soprattutto, non seguire consigli e spegni il telegiornale.
Ridi del porno mainstream mentre canti una ninna nanna,
un irrintzi, un canto gregoriano, o quello che preferisci.
Ti consigliamo di mangiarti il basco e pulirti il cioccolato dalle unghie,
per ridurre l’iperventilazione
e non agitare le vicine che annaffiano i loro tramonti.
Con le mani amati il flusso sanguigno,
alza il volume, graffia il cuscino,
regola la pressione dell’acqua e cospargi i tuoi seni.
Fischietta, salta, scrivi un paio di poesie e inventa dei draghi senza spine.
Non dimenticare di spruzzarti di zenzero e di tracciare il contorno delle illustrazioni labiali
fino a che il tuo bacino disegni un sorriso.
Ripeti almeno una volta alla settimana,
prima che si raffreddi la zuppa
e che la corrente si porti via i latrati.